“Mille schegge di futuro”, notizie sul mondo di domani, ma anche chiave di una informazione più vasta
FUTURAnetwork presenta al Salone del libro di Torino un volume che sintetizza il lavoro compiuto in quattro anni: 35 schede sugli argomenti più significativi trattati dal sito e le “interviste dal futuro” realizzate con l’AI.
“Questo libro non contiene previsioni sul futuro che ci aspetta, ma una raccolta ragionata di riflessioni sui ‘futuri’ possibili, così da poter decidere quale vorremmo provare a realizzare a livello globale, nazionale e individuale”. Così Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, scrive nella prefazione al volume “Mille schegge di futuro. Il mondo di domani secondo FUTURAnetwork”, pubblicato dall’ASviS in occasione dell’ottava edizione del Festival dello sviluppo sostenibile e presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino l’11 maggio.
Il volume raccoglie una sintesi del lavoro compiuto in quattro anni dal sito futuranetwork.eu, nato da una riflessione nell’ambito dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile per “spingere le nostre analisi anche al di là del limite del 2030 sul quale si era fino a quel momento concentrato il lavoro dell’ASviS”, come scrive Donato Speroni, responsabile del progetto FUTURAnetwork, nella sua introduzione.
Ma il libro presentato a Torino è solo una chiave per accedere a un’informazione più vasta: attraverso il QR code del cartaceo (oppure da oggi scaricando il testo direttamente dal nostro sito) si potrà accedere all’edizione online, nella quale le schede contengono i link a un centinaio di articoli più significativi. Se poi questo invoglia ad esplorare maggiormente il nostro sito, troverete mille informazioni e analisi organizzate per argomento, tra scenari futuri e approfondimenti di esperti ed esperte sulle tematiche più varie, come l’alimentazione del futuro, l’integrazione con i robot e la possibile proibizione delle auto a guida umana.
Due le macroaree del volume. La prima, “notizie sul futuro”, raccoglie 35 schede dedicate agli argomenti più significativi trattati dal sito, dall’allungamento della vita all’impatto dell’intelligenza artificiale, dalle nuove forme abitative alle questioni di genere, dalle auto a guida autonoma alla carne sintetica fino ad arrivare alla corsa allo spazio. La seconda parte si compone di una serie di “interviste dal futuro” realizzate tramite l’AI (utilizzando ChatGPT4 e Gemini): dialoghi con personaggi del passato, da Isaac Asimov a John Maynard Keynes, da Marilyn Monroe a Giuseppe Garibaldi; ma anche con virtuali elettori delle prossime presidenziali americane e con due contemporanei interrogati nel 2100.
Il testo pone dunque una serie di interrogativi sul medio e lungo termine - l’AI sostituirà l’essere umano o lo supporterà? In futuro mangeremo carne di insetti e pitoni? Riusciremo a mitigare il cambiamento climatico? Potremo ottenere l’immortalità? Conquisteremo lo spazio? – a cui è difficile dare risposte precise, ma su cui è cruciale riflettere per compiere oggi scelte sostenibili per affrontare le sfide che già avvertiamo ma che si proietteranno nei prossimi decenni..
“Il volume non ha alcuna ambizione di esaustività, ma si pone come servizio al Paese nella speranza che esso dedichi più tempo e attenzione a discutere quale futuro intende contribuire a realizzare”, commenta ancora Giovannini nella prefazione. Il libro nasce infatti nell’ambito del progetto “Ecosistema Futuro”, promosso da ASviS e FUTURAnetwork, “volto a mobilitare e valorizzare le tante eccellenze che il nostro Paese ha nei diversi campi, mettendole ‘a sistema’ per orientare meglio le scelte della politica, dell’economia, della società e degli individui”.
Non esiste un solo futuro, ma tanti futuri (da cui il nome “Futura”, alla latina, unito con il network, a simboleggiare il “nodo” di una rete che valorizza il lavoro che molti svolgono in Italia su questo tema), e per scegliere quale strada prendere bisogna promuovere una discussione informata.
Compito particolarmente difficile e che può essere affrontato solo accettando la molteplicità e frammentarietà della realtà presente e futura, riportando cioè delle “schegge di futuro” che, come scrive Donato Speroni, sono “esche per addentrarsi nel mondo di domani e affrontarlo, ci auguriamo, più consapevoli e più preparati”.