La pellicola girata e ambientata in una Venezia post-pandemia (2021), affronta il dramma della progressiva perdita d’identità di una città sopraffatta da un turismo becero, invadente e non più sostenibile, attraverso le vicende turbolente di una delle ultime famiglie di “molecanti” della Giudecca.

Il lungometraggio di Segre partecipa al dibattito attualissimo sullo sfruttamento incontrollato di città, ecosistemi e risorse da parte del turismo di massa, con conseguenze disastrose e pressoché irreversibili per i nostri territori. In Italia, Venezia è notoriamente la principale vittima di questo fenomeno.

L’aspro dissidio tra i due fratelli protagonisti del film - uno furiosamente ancorato alle tradizioni, l’altro predisposto al compromesso pur di rimanere a galla - è quindi la metafora delle due anime di quella città antica e fragile che, oggi più che mai, appare in lotta con sé stessa.

Gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sui quali si intende insistere sono, in particolare, i numeri 8, 11 e 12.

L’evento darà idealmente l’avvio alla prima rassegna di cinema italiano in Iraq. L’ingresso sarà gratuito ma, per ragioni di sicurezza, avverrà su invito. Saranno coinvolti studenti locali della facoltà di italiano dell’Università di Baghdad, membri della comunità internazionale e altre rappresentanze diplomatiche presenti sul territorio.