L’Euyo e BigMama chiudono il Festival con il Concerto per un’Europa sostenibile

Tra le performance della European union youth orchestra e della rapper, l’Auditorium Parco della Musica ha annunciato che diventerà “Casa della sostenibilità”. Gli interventi dei relatori e le ultime iniziative artistiche in programma.

lunedì 27 maggio 2024
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Questa è l’Europa che vorremmo. Questa è l’Europa che purtroppo ancora non abbiamo. E per questo il concerto di questa sera è per un’Europa sostenibile”. Sono le parole di Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, dopo aver letto l’Articolo 3 del Trattato dell’Ue, al “Concerto per un’Europa sostenibile” che l’Alleanza ha organizzato nella sera di venerdì 24 maggio, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma, per chiudere simbolicamente l’ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

L’iniziativa musicale è tornata dopo cinque anni, quando l’ASviS aveva inaugurato il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 sempre con un concerto dedicato a Ue e sostenibilità, ma stavolta in chiusura e a poche settimane dalle elezioni europee.  Protagonisti dello spettacolo musicale, prodotto da Music Innovation Hub come parte della quarta edizione di Heroes Festival e in collaborazione con Rai Radio e la Fondazione Musica per Roma, sono stati i giovani musicisti e musiciste della European union youth orchestra (Euyo) e la cantante BigMama.

Il concerto, presentato da Massimo Cirri e Sara Zambrotti, conduttori della trasmissione di Rai Radio 2 “Caterpillar”, è stato aperto dal “padrone di casa” Daniele Pitteri, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma che gestisce gli spazi e le attività dell’Auditorium, annunciando una grande novità: “Da oggi questa diventerà la casa della sostenibilità. L’Auditorium Parco della Musica, attraverso Fondazione Musica per Roma, ha stretto un protocollo d’intesa con ASviS, che sarà un accordo duraturo nel tempo per fare tante cose. Innanzitutto, a far sì che questo sia non solo un luogo per ospitare eventi e manifestazioni scientifiche e divulgative attorno ai temi della sostenibilità, ma anche a far sì che diventi un laboratorio dove si producano idee e corsi da esportare e portare in giro, utilizzando anche la musica, ma non solo, tutti gli strumenti culturali che ci sono e soprattutto tutti i testimoni che frequentano quotidianamente questo luogo”.

Nella prima parte della serata, l’Euyo ha eseguito una rilettura delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi alla luce dell’Agenda 2030, dal titolo “Uncertain Four Seasons”, per proseguire con “17 Strokes of the Bell”, una lettura dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile in lingue diverse con accompagnamento musicale, scandita da rintocchi di campana, per chiudere infine con l’esecuzione dell’inno europeo che ha portato l’intera sala a levarsi in piedi. I brani eseguiti sono stati intervallati dagli interventi di Giovannini, che oltre a ricordare l’importanza della modifica costituzionale agli articoli 9 e 41, ha letto il preambolo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l’Articolo 3 del Trattato dell’Unione europea, dove si spiega qual è la ragione per cui è stata creata l’Ue. “Il Trattato è molto precedente rispetto ai 17 Goal e all’Agenda 2030, ma se ascoltate attentamente troverete qui tutti i Goal qui, il che vuol dire che l’Agenda 2030 è stato il frutto dell’impegno dell’Unione europea”, ha evidenziato il direttore scientifico dell’ASviS.  

La seconda parte ha visto protagonista BigMama, cantante di musica rap che pone al centro il tema delle discriminazioni, con una selezione di alcuni dei suoi brani più famosi. La sua performance è stata anticipata da una serie di interventi. Per prima è intervenuta Francesca Cigarini, degli Affari politici della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, invitando tutte e tutti ad andare a votare alle elezioni e ricordando il ruolo della “musica come strumento per superare le diversità”, così come l’Ue è uno strumento di coesione. È stato proiettato quindi un video con alcuni dei volti più noti della scena artistica e culturale italiana per promuovere la scelta di comportamenti sostenibili, in grado di limitare l’impatto sull’ambiente ed eliminare le diseguaglianze sociali, e il video dell’artista Emilio Isgrò, maestro della cancellatura. “Oggi la parola umana è fortemente inquinata, non meno dei nostri giardini, dei nostri cieli e delle nostre pietanze. La parola oggi è l’elemento più inquinato dell’umanità”, ha affermato Isgrò, invitando a un uso più attento delle parole e ricordando l’importanza di recuperare la capacità di dialogo, perché “se non si parte dall’uso delle parole, non si va lontano”. Claudio Bossi, amministratore delegato di Music Innovation Hub, ha evidenziato invece il ruolo chiave della musica per stimolare il cambiamento, uno “strumento di connessione tra le persone”, di innovazione e di coesione sociale.  

L’evento, oltre a tenersi in presenza con circa 800 persone, è stato seguito anche in diretta, raggiungendo 130mila utenti con 40mila visualizzazioni e 610mila impression. Lo streaming è stato rilanciato dai siti Ansa.it, RaiNews e auditorium.com, oltre che sulle pagine Facebook Ansa, Rai per la Sostenibilità - Esg e Auditorium Parco della Musica.

Heroes Festival

Il concerto per un’Europa sostenibile ha rappresentato la tappa finale di Heroes Festival, “colonna sonora” dell’intero Festival dello Sviluppo Sostenibile, che ha coinvolto comunità locali per promuovere i valori della sostenibilità e inclusività grazie alle voci e alla musica degli artisti (heroes). Attraverso l'Italia, con concerti in diverse città e artisti di vari generi musicali, l’Heroes Festival è diventato ambasciatore e megafono del Festival dell’ASviS, anche in collaborazione con la UN SDG Action campaign. L'obiettivo è stato quello di valorizzare i luoghi scelti per le esibizioni, tutti caratterizzati da un forte impatto sociale e culturale, e di promuovere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.

Le tappe di Heroes Festival sono state: il 7 maggio a Ivrea, dove l’arpista Kety Fusco ha chiuso l'evento di apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile; a Torino si sono esibiti il 10 maggio i Tiromancino e Clauscalmo, seguiti il giorno dopo da Emmanuelle e Dov’è Liana; a Bologna, il 16 maggio, Lucio Corsi e Casino Royale, con Marta Del Grandi, nella tappa dedicata alla transizione ecologica; a Milano, il 17, Deena Abdelwahed e Populous hanno animato una serata elettronica al WeWorld Festival sulla parità di genere; a Palermo, Go-Dratta e Cosmo hanno riflettuto sui temi sociali e sull’importanza della comunità; infine, a Roma, la European union youth orchestra e BigMama hanno chiuso il Festival.

 Musica, mostre e arte al Festival dello Sviluppo Sostenibile

Durante il Festival si sono tenute altre iniziative musicali, come il “Concerto Adria percussion ensemble” (immagine sotto), cerimonia di chiusura della #PoDeltasweek2024, che si è tenuto il 26 maggio per celebrare la “maratona di sostenibilità” che ha coinvolto per un’intera settimana il territorio del Delta del Po. O ancora, il progetto Playlist 2030 - Fare musica per un futuro sostenibile, un altro esempio di come luoghi della cultura e attività artistiche possano diventare un’occasione per fare cassa di risonanza, in maniera trasversale, sulle tre dimensioni della sostenibilità. Playlist 2030 ha messo in connessione giovani musicisti con figure del mondo della comunicazione e della divulgazione che lavorano da anni su temi civili, sociali e ambientali. Il progetto ha previsto la commissione di 17 brevi brani, ciascuno dedicato a un Obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, a giovani compositori italiani. Ogni brano viene presentato in un video musicale introdotto da una esperta o un esperto sul tema di riferimento e proposto alle emittenti televisive culturali per diffondere i temi dell’Agenda 2030 attraverso la musica.

Durante la manifestazione ci sono stati molti altri momenti artistici in cartellone, con tantissime mostre, alcune visitabili fino al 30 maggio:

  • "Coltiviamo innovazione", inaugurata al Muse di Trento, sulle nuove frontiere dell’agricoltura tra tecnologie, sostenibilità e lotta al cambiamento climatico;
  • La pace preventiva” e “Artivazione per una trasformazione sociale responsabile” di Michelangelo Pistoletto;
  • Archeoplastiche lo stile incorruttibile”, realizzata dal Ceas Tempio in collaborazione con il Museo virtuale Archeoplastica per sensibilizzare contro l’abbandono della plastica;
  • le mostre fotografiche “Scatta il clima” del Politecnico di Torino, “Sport o montagna: chi vince?” sugli impatti del cambiamento climatico sugli ambienti montani e “Parola di donna” della fotografa Gemma da Silva sul tema della parità di genere;
  • Mal d’aria” dell’Università di Padova, frutto di una ricerca artistica condotta dall'artista Laura Pugno con la collaborazione di studentesse e studenti di quattro Atenei;
  • Now no waste art”, di Fondente Arte e Artex, con opere d'arte realizzate mediante il riuso creativo di materiali di scarto di aziende artigiane toscane;
  • Gli avanzi del banchetto”, con le opere di Amelio Meini sul tema degli sprechi e dell’Overshoot day;
  • nelle scuole, la mostra degli acquerelli nell’ambito del Laboratorio di ecologia integrale "Laudato si’" realizzata dagli studenti del Liceo scientifico "E.Majorana" di Latina, e “I custodi del bosco” realizzata da alcune scuole di piccoli paesi del Montiferru (Oristano) nell’ambito del progetto di rete “Cambiamento climatico e rischio incendi” del Ceas Santu Lussurgiu “Don Deodato Meloni”.

 

Tra le iniziative artistiche si ricorda anche che, come ogni anno, durante il Festival due storici monumenti italiani, la Piramide Cestia a Roma e la Mole Antonelliana a Torino, si sono illuminati con la ghiera degli SDGs, simbolo degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, per ricordare e sensibilizzare il pubblico sull'importanza di questi obiettivi.

Infine, riguardo al mondo del cinema, ricordiamo che dal 15 al 27 aprile la carovana di cinema itinerante Cinemovel  ha portato il film "Io Capitano" in città, periferie, paesi e scuole del Senegal. Il progetto, con il regista Matteo Garrone, gli attori Seydou Sarr, Moustapha Fall, Amath Diallo e il mediatore culturale Mamadou Kouassi, è iniziato con un’anteprima a Dakar. Cinemovel ha percorso il Senegal con l'obiettivo di utilizzare il cinema come strumento di incontro, discussione e cambiamento culturale, proiettando il film in vari luoghi significativi per le storie di migrazione e speranza. Un progetto per far riflettere le comunità sul loro mondo e far immaginare nuove possibilità per il futuro.

Consulta i “Nuovi percorsi” dal Festival

di Flavia Belladonna e Tommaso Tautonico